LA NUOVA ESCAPE ROOM PRESSO UNICAM

Un nuovo spazio ludico-ricreativo-formativo è stato realizzato nell’ambito del progetto GRIT-ESCAPE4CHALLENGES: cittadini di oggi, protagonisti del futuro, ed è il risultato di un lungo percorso formativo.

Come si possono far coesistere la formazione, il divertimento e la creazione d’impresa? Le sei associazioni protagoniste della linea progettuale GRIT-ESCAPE4CHALLENGES: cittadini di oggi, protagonisti del futuro, e l’Università di Camerino, hanno pensato di creare un apposito spazio che potesse permettere ai giovani under 35 di co-creare un sistema di piccola impresa, che rimanesse al servizio della comunità.

Ecco quindi che, dopo un percorso di formazione su temi che vanno dall’inclusione alla sostenibilità ambientale, dalla cittadinanza attiva alla partecipazione fino al teatro, presso i locali di Unicam è stata creata una vera e propria Escape Room, con il contributo diretto dei ragazzi, protagonisti attivi della co-creazione. Un luogo che ha anche un forte valore simbolico, sia perché l’ambientazione che è stata ricreata ripropone quello di uno studio/laboratorio scientifico, sia perché tutti gli arredi sono stati creati utilizzando materiali di recupero di Unicam: scaffali, tavoli, attrezzature ecc.

Il progetto, rivolto a giovani di età compresa tra 14 e 35 anni, ha visto protagoniste, come detto, ben sei associazioni dislocate su tutto il territorio regionale: Arci Macerata, Officine Mattòli, Strada San Germano, Avis Osimo, Frolla Cooperativa Sociale, Legambiente Macerata e la collaborazione attiva dell’Università di Camerino. La linea progettuale GRIT-ESCAPE4CHALLENGES: cittadini di oggi, protagonisti del futuro è inserita all’interno del progetto Conc.Im.O, finanziato con i fondi della regione Marche – Politiche giovanili e della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio Civile Universale.

La partecipazione attiva dei ragazzi alla creazione di un ambiente di gioco attraverso il quale apprendere nozioni fondamentali per la vita sociale e di impresa, aveva come obiettivo la creazione di un percorso di educazione alla cittadinanza attiva per aumentare la consapevolezza sociale e il coinvolgimento civico delle giovani generazioni. Si è così creato un circuito aggregativo di giovani che svolgono il ruolo non solo di fruitori delle iniziative proposte, ma anche di ideatori e costruttori delle azioni progettuali. Da tutto ciò è nato un ecosistema territoriale in grado di contrastare il disagio giovanile, il rischio di esclusione sociale e promuovere il benessere multidimensionale dei giovani tramite l’utilizzo di un metodo ludico-culturale.

Non appena l’Escape Room è stata creata, è subito partita la seconda fase del progetto, GROWTH: IMPRENDITORI DI DOMANI, un percorso di educazione all’imprenditorialità e di avvicinamento al mondo del lavoro per le giovani generazioni con un focus verso l’acquisizione di abilità e competenze nell’ambito dell’impresa sociale, culturale e creativa. Le attività, in questa seconda fase, si svolgono in buona parte proprio all’interno dei locali di Unicam e sono rivolti al potenziamento di competenze trasversali (autostima, adattabilità, creatività, pensiero critico, problem solving) e di abilità specifiche legate alla gestione d’impresa, utilizzando, tra i vari strumenti predisposti, il dispositivo innovativo dell’escape room applicabile alle diverse azioni progettuali.

L’escape room diventa quindi dispositivo metodologico di orientamento professionale, così come le tecniche espressive teatrali sul modello del “Teatro d’impresa”.




8 MARZO

Carissim*, augurandoci di fare cosa gradita, in occasione dell’8 marzo, ma in fermento tutto l’anno per costruire un mondo più giusto, Casa delle Donne, sportello Antiviolenza di Jesi attivo dal 2007 all’interno dell’Associazione Casa delle Culture, ha il piacere di invitarVi:  

giovedì 9 marzo 2023 ore 18:00 presso Palazzo dei Convegni di Jesi

all’incontro dal titolo:

Ancora in cammino: donne tra diritti negati, conquiste, speranze

organizzato da Amnesty International Antenna Jesi e Casa delle Donne e con il patrocinio del Comune di Jesi. 

Dopo i saluti istituzionali del Sindaco dialogheremo con la Prof.ssa Alessandra Marcuccini, Patrizia Taglianini (Amnesty International), Michela Pucci (Casa delle Donne).  Ascolteremo le testimonianze di donne che hanno attraversato i confini. 

L’incontro sarà moderato da Barbara Traversi

Ingresso libero

venerdì 10 marzo 2023 ore 17:30 presso Palazzo dei Convegni di Jesi

alla presentazione del libro: 

MAI DATI dati aperti (sulla 194) di Chiara Lalli e Sonia Montegiove

organizzato da UDI Jesi, Rete Femminista Marche Molto + di 194 e Casa delle Donne, con il contributo dell’Ortolibreria ed il Patrocinio del Comune di Jesi. 

Dopo i Saluti Istituzionali, ne parleremo insieme alle associazioni organizzatrici e a Sonia Montegiove che sarà presente con noi in sala.

L’incontro sarà moderato da Marina Melappioni

Ingresso libero

venerdì 10 marzo 2023 ore 20:00 presso Circolo Fenalc Sotto al Castello (Monte Rberto – An);

alla cena in occasione della Giornata internazionale della Donna,  organizzata dal Circolo Fenalc con l’intervento delle volontarie dello Sportello Antiviolenza Casa delle Donne. Prenotazioni al numero 3319588924 . Speriamo di trovarci insieme e vi ringraziamo se vorrete aiutarci con il passaparola!

Vi abbiamo detto dove saremo il 9 e il 10 marzo. Volete sapere dove saremo l’8?

Saremo insieme agli studenti e alle studentesse del Liceo Scientifico che ci hanno chiamate a parlare in Assemblea. Saremo quindi a scuola, dove ci piace stare perché pensiamo che il cambiamento sia prima di tutto culturale e possa partire proprio dalle nuove generazioni!

Le volontarie dell’Associazione Casa delle Culture – Casa delle Donne Sportello Antiviolenza 




GRIT e GROWTH

PERCORSI DI FORMAZIONE E COSTRUZIONE DI UN’ESCAPE ROOM IN UN NUOVO PROGETTO INTERPROVINCIALE –Prendono ufficialmente il via le attività inserite nelle linee progettuali GRIT e GROWTH all’interno del progetto Conc.Im.O, finanziato con i fondi della regione Marche – Politiche giovanili e della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio Civile Universale.

Un percorso di formazione strutturato su due livelli e su due filoni distinti ma uniti, che si rivolge a giovani di età compresa tra 14 e 35 anni su base interprovinciale, che unisce una rete di partner della quale fanno parte Arci Macerata, Officine Mattòli, Strada San Germano, Avis Osimo, Frolla Cooperativa Sociale, Legambiente Macerata e che vede la collaborazione attiva dell’Università di Camerino.

All’interno del progetto Conc.Im.O. sono stati previsti due interventi che si svilupperanno in maniera consecutiva e che uniranno la formazione con l’imprenditoria giovanile. Il primo filone è GRIT-ESCAPE4CHALLENGES: cittadini di oggi, protagonisti del futuro, che prende avvio proprio in questi giorni. Un progetto di educazione alla cittadinanza attiva nato per aumentare la consapevolezza sociale e il coinvolgimento civico delle giovani generazioni. Il progetto vuole creare un circuito aggregativo di giovani che svolgeranno il ruolo non solo di fruitori delle iniziative proposte, ma anche di ideatori e costruttori delle azioni progettuali. L’obiettivo è creare un ecosistema territoriale in grado di contrastare il disagio giovanile, il rischio di esclusione sociale e promuovere il benessere multidimensionale dei giovani tramite l’utilizzo di un metodo ludico-culturale.

In questa prima fase ogni partner proporrà piccoli percorsi di formazione su tematiche di interesse generale e sociale: accoglienza e inclusione, sostenibilità ambientale, prevenzione e benessere, competenze civiche e democratiche.

Grazie alla collaborazione di UNICAM, sarà allestita un’effettiva ESCAPE ROOM presso gli spazi messi a disposizione dall’Università, risultato del lavoro dei partecipanti e operatori della rete di partenariato.

La seconda fase del progetto è GROWTH: IMPRENDITORI DI DOMANI, un percorso di educazione all’imprenditorialità e di avvicinamento al mondo del lavoro per le giovani generazioni con un focus verso l’acquisizione di abilità e competenze nell’ambito dell’impresa sociale, culturale e creativa. Il progetto permetterà il potenziamento di competenze trasversali (autostima, adattabilità, creatività, pensiero critico, problem solving) e di abilità specifiche legate alla gestione d’impresa, utilizzando, tra i vari strumenti predisposti, il dispositivo innovativo dell’escape room applicabile alle diverse azioni progettuali.

L’escape room sarà quindi dispositivo metodologico di orientamento professionale, così come le tecniche espressive teatrali sul modello del “Teatro d’impresa”. Sono previsti poi tre moduli formativi sulla pianificazione dell’impresa creativa, sociale e culturale e laboratori di impresa all’interno di realtà già consolidate.




Riprendiamoci il Comune

ANCONA – Strangolati finanziariamente e trasformati in esattori con il pretesto di riscattare un debito pubblico prodotto da altri, i Comuni hanno perso negli anni strumenti e capacità per
affrontare i crescenti problemi sociali ed ecologici che affliggono comunità e territori. Le cittadine e i cittadini oltre a subire le conseguenze di tutto ciò, in questo quadro hanno perso qualsiasi possibilità e fiducia nella partecipazione democratica ripiegando in una sorta di solitudine competitiva.

Per uscire da questa spirale rovinosa c’è bisogno di una svolta che non può che partire dalle stesse comunità e dagli enti locali che “non ci stanno” a restare a guardale o cedere al mercato ruoli e beni comuni ad essi attribuiti dalla Costituzione.

Ecco perché nasce la campagna Riprendiamoci il Comune. Per affrontare con due proposte di legge di iniziativa popolare i nodi che oggi impediscono ai Comuni di svolgere la propria funzione e alle comunità territoriali di autogovernarsi: la finanza locale e il ruolo di Cassa Depositi e Prestiti.

La prima proposta di legge si prefigge una profonda riforma della finanza locale, sostituendo al pareggio di bilancio finanziario il pareggio di bilancio sociale, ecologico e di genere, sbloccando l’assunzione del personale, reinternalizzando i servizi pubblici a partire dall’acqua, territorio, beni comuni e patrimonio pubblico e dando alle comunità territoriali strumenti di autogoverno partecipativo.

La seconda proposta di legge si prefigge la socializzazione di Cassa Depositi e Prestiti, trasformandola in ente di diritto pubblico per mettere a disposizione dei Comuni e delle comunità territoriali le ingentissime risorse del risparmio postale (280mld) come forma di finanziamento a tasso agevolato per gli investimenti decisi attraverso percorsi di partecipazione della comunità territoriale.

Questa campagna è promossa e sostenuta a livello nazionale da una folta schiera di Associazioni e movimenti sociali tra i quali l’ARCI, le ACLI, Cittadinanzattiva, il Forum dei movimenti per l’acqua, Dipende da Noi, il Forum nazionale salviamo il paesaggio, Fridays For Future, l’Associazione dei Comuni Virtuosi, ecc.

Proprio da uno dei Comuni fondatori di quest’ultima Associazione vogliamo annunciare la costituzione del Comitato Promotore Marchigiano della campagna, comunicare finalità e contenuti delle proposte di legge e modalità per sostenerle con la sottoscrizione.

La presentazione presso il Comune di Monsano per Sabato 11 Febbraio 2023 alle ore 10,30 alla quale prenderanno parte oltre al Sindaco di Monsano ed altri amministratori di “Comuni virtuosi” marchigiani i referenti regionali delle associazioni promotrici.

www.riprendiamociilcomune.it



Rapporti con gli enti locali,
Bianchini eletto responsabile

MACERATA – La nomina proposta dal neo presidente di Arci Nazionale Walter Massa nel corso del consiglio che si è svolto a Roma lo scorso fine settimana (da Cronache Maceratesi del 7/02/2023).




“Ecco come favorire l’associazionismo nelle aree del sisma”

Da sinistra: Paolo Gobbi, Gianluca Carrabs, Barbara Olmai, Fabio Corradini, Giuseppina Sorichetti, Massimiliano Sport Bianchini e Simone Bucchi

Da “Il Resto del Carlino” cronaca di Macerata, del 12/12/2022 – Si è conclusa la fase di indagine, ascolto e creazione della rete di associazioni del progetto “C’entro. Insieme per le terre del sisma”, promosso dal Csv Centro Servizi per il volontariato delle Marche, in collaborazione con Acli Marche, Avis, Arci Macerata e Adriaeco. Era stato lanciato lo scorso agosto all’Aula Verde dell’Abbadia di Fiastra, a Tolentino, e ieri, nello stesso posto, sono stati presentati i risultati. In prima linea, Simone Bucchi, presidente Csv Marche; Massimiliano Sport Bianchini, presidente Arci Macerata; Fabio Corradini, referente Acli Marche; Paolo Gobbi, referente Avis Macerata; la coordinatrice del progetto Giuseppina Sorichetti e Gianluca Carrabs dell’associazione Adriaeco. A coordinare, Barbara Olmai.

La giornata di studio ha visto, tra i vari interventi, anche quello di monsignor Nazzareno Marconi, vescovo di Macerata e presidente della Conferenza episcopale marchigiana, Gianni Fermanelli Segretario generale della Fondazione Carima, poi la parola è passata ai coordinatori degli Ambiti sociali territoriali delle zone del cratere, tra cui Valerio Valeriani, Ats 16 San Ginesio, 17 San Severino, 18 Camerino e Carla Scarponi, Ats 15 Macerata. La case study presentata da Giuseppe Monaldi è stata quella di Anffas Sibillini onlus, sezione Anffas operativa nell’unione montana Monti Azzurri. Nel 2013 la formazione proseguirà grazie ad Unicam: il prof. Francesco Casale della Scuola di Giurisprudenza organizzerà, da gennaio, un ciclo di seminari sullo sviluppo e la valorizzazione del Terzo settore, che saranno destinati agli operatori e agli amministratori locali. Gli incontri saranno focalizzati sui temi della co-programmazione e co-progettazione per lo sviluppo di sistemi territoriali locali. “Abbiamo fornito gli strumenti per lo sviluppo e la crescita del terzo settore nelle aree colpite dal sisma, per agevolare la nascita di nuove realtà associative e favorire l’aggregazione giovanile”, ha spiegato la coordinatrice Sorichetti. “Abbiamo fatto riscoprire il terzo settore alle pubbliche amministrazioni – ha aggiunto Corradini – e risvegliato l’entusiasmo nelle associazioni, la volontà di mettersi a disposizione al servizio del territorio”. “Mappatura delle associazioni e rilancio delle relazioni sono state le parole chiave”, ha detto Bucchi. “Noi abbiamo portato avanti un lavoro di ricerca – ha concluso Carrabs – delle risorse previste da governo e fondi europei, dal Pnrr al Fondo complementare e abbiamo spiegato alle associazioni come fare domanda e come partecipare ai bandi. La richiesta da parte dei giovani è stata grande”.

Lucia Gentili




La Festa della musica a Macerata

TORNA LA FESTA DELLA MUSICA: ARCI MACERATA LA DEDICA ALLA PRECARIETA’ NEL MONDO DEL LAVORO E DELLA CULTURA

Il 29 giugno l’evento, patrocinato dal Comune di Macerata, intitolato “Festa della musica, del teatro e della poesia”. Tre spazi in centro storico in cui si esibiranno artisti del territorio. L’attenzione è sulla precarietà nel mondo del lavoro e sulle difficoltà dell’arte nel post Covid.

Torna il tradizionale appuntamento con la Festa della musica, manifestazione che nel nostro capoluogo è storicamente organizzata da Arci Macerata. L’appuntamento è per il 29 giugno prossimo, quando tre diversi spazi del centro storico faranno da cornice ad una serie di spettacoli ed eventi in cui saranno protagonisti molti artisti del territorio, sia giovani che di fama nazionale.

L’edizione del 2022 non sarà però la classica Festa della musica, e il primo cambiamento si nota già dal titolo dell’evento: Festa della musica, del teatro e della poesia. C’è la forte volontà, insomma, di dare ampio spazio all’intero mondo dell’arte, accendendo i riflettori sulla difficile situazione in cui versa il panorama italiano, messo letteralmente in ginocchio dalla crisi pandemica che ha costretto artisti, produttori, operatori e lavoratori del settore dello spettacolo allo stop totale per oltre due anni.

Nel calendario degli appuntamenti sarà possibile assistere quindi, oltre a spettacoli musicali, anche a reading, prosa, poesie, letture, spettacoli teatrali.

La seconda grande novità della festa di quest’anno è che si discosta volutamente dal classico format dell’unico concerto, cercando di “riconquistare” gli spazi cittadini che sono stati tolti al mondo dell’associazionismo nel corso degli anni. Saranno ben tre le location interessate dall’evento: il Cortile Municipale, la Galleria Scipione e la Piazza Vittorio Veneto.

La conferenza stampa al circolo Arci Jungle di Macerata

Il Presidente di Arci Marche e di Arci Macerata, Massimiliano Sport Bianchini, dichiara: «Anche quest’anno abbiamo voluto regalare uno spettacolo gratuito e di livello alla città di Macerata, con artisti di calibro nazionale. Abbiamo voluto porre l’attenzione sulla precarietà nel mondo del lavoro e nel settore della cultura in particolare. Una precarietà che riguarda sia gli spazi che le persone. Riscontriamo enormi difficoltà dei circoli e dei luoghi di aggregazione a resistere e proporre iniziative in questo clima di crisi generale. E gli artisti, sia quelli più affermati e professionisti sia quelli emergenti, soffrono terribilmente. Le istituzioni in questo senso non hanno fatto molto, anzi, hanno sempre preferito puntare solo sui grandi eventi. La nostra associazione vuole invece salvaguardare tutto il mondo della cultura, che ha bisogno di essere ascoltata e aiutata. Nei prossimi tre anni porteremo avanti questa battaglia a sostegno dell’associazionismo, dei professionisti dell’arte e della cultura. Una battaglia per i luoghi e per le persone.»

Ha preso la parola anche Andrea Fazzini, di Teatro Rebis: «Le risorse che sono state stanziate dalla Regione Marche per il mondo del teatro e dello spettacolo non sono sufficienti. Occorre una progettazione condivisa tra enti ed associazioni. Intanto è nato il Coordinamento artisti della scena marchigiana, di cui fanno parte circa ottanta realtà tra professionisti e compagnie, con lo scopo di avviare un dialogo con le istituzioni.»

A concludere la serie di interventi c’è Remo Matassoli, del Circolo Jungle: «Aprire un circolo non è solo un discorso economico e commerciale, ma c’è la volontà di offrire spazi di libertà ed espressione. Nel nostro circolo c’è un costante e sereno incontro di culture. L’Arci fa proprio questo, va oltre i discorsi meramente politici per valorizzare le differenze e donare la possibilità di esprimersi.»

Oltre ad Arci Macerata, organizzatore della manifestazione, e al Comune di Macerata (ente patrocinante), la Festa della musica, del teatro e della poesia è stata ideata grazie alla collaborazione di una vera e propria rete di artisti, circoli ed associazioni del territorio. Di seguito il programma dettagliato della serata:

CORTILE MUNICIPALE

  • Ore 18.00: LAVORICIDI. L’antologia che attraverso una selezione di scrittori racconta come hanno ucciso il lavoro. A cura dell’Associazione Culturale Picus
  • Ore 21.15: UN MONDO DI POESIA. La poesia dei Paesi natii dei nuovi maceratesi. A cura di Filippo Davoli e con Bahar Ghaempanah (pittrice), Pierbolla (artista di strada), Daniele Rebuado (musicista).

GALLERIA SCIPIONE

  • Ore 19.30: ANIMALÌE. Atto musicale contro l’estinzione degli animali immaginari…frammenti e divagazioni a partire dal ‘Manuale di zoologia fantastica’ di Jorge Luis Borges. A cura di Teatro Rebis. Contrabbasso (Mattia Borraccetti) Chitarra elettrica/electronics (Walter Pignotti) Percussioni mediteranee/electron ics (Francesco Savoretti) Voce recitante (Meri Bracalente) Regia (Andrea Fazzini)

PIAZZA VITTORIO VENETO

  • Ore 21.15: PERCORSO INSTABILE. La precarietà in musica, poesia e parole. A cura di Arci Voce e il Duo Acefalo
  • Ore 21.45: FRAGILE. Diario di viaggio, emozioni, musica, storie, canzoni. Di e con Marco Di Stefano. Al pianoforte Sandro Dall’Omo (Skiantos). Regia Tania Khabarova
  • Ore 22.30: LEATHERETTE LIVE. Suoni ispirati all’indie rock anni ’90 con contaminazioni jazz e punk

Al termine degli spettacoli, presso il circolo Arci Jungle di Macerata (Via Roma 13/B), un “dopo festa” speciale con un DJ Set. L’ingresso al circolo è riservato ai soci Arci.

Articoli: “Teatro, musica e poesia per far luce sulla cultura diventata invisibile”, Il Resto del Carlino del 28 giugno 2022.

“PERCORSO INSTABILE”, l’intervento di Arci Voce e Duo Acefalo




Arcaico-Digitale: il suono tra memoria storica e nuove generazioni

Il circolo Arci Radeche Fonne termina la serie di incontri e laboratori inseriti nel più ampio progetto di Arci Nazionale

Sta volgendo al termine, nel territorio maceratese, il progetto di Arci Nazionale “La Cultura è la Cura” finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (Avviso n. 2/2020).

Gli obiettivi principali del percorso erano quelli di porre fine ad ogni forma di povertà, ridurre le ineguaglianze, rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili. L’azione progettuale è stata realizzata dall’Arci Aps (Capofila) e dalla rete di partner con sede in 15 Regioni e nelle 2 Province Autonome. Il progetto si è sviluppato con una serie di incontri (45 ore laboratoriali) rivolti a 35 beneficiari.

Uno dei protagonisti del progetto è stato il Circolo Arci Radeche Fonne di Belforte del Chienti, che prosegue nel suo obiettivo di porre l’attenzione sulle aree interne del nostro territorio.

Arcaico-Digitale è il titolo del percorso formativo e itinerante realizzato da Radeche Fonne in collaborazione con MESCE – Radici elettriche, che ha riguardato la fascia di età over 65, e che nello specifico ha affrontato il tema del “Suono Arcaico”.

Per la realizzazione dei laboratori sono state create vere e proprie reti territoriali a cui hanno aderito associazioni culturali, enti pubblici, realtà del terzo settore. Arcaico-Digitale ha ricevuto il partenariato della Unione Montana dei Monti Azzurri, del Comune di Belforte del Chienti, del Comune di Amandola e del Comune di Macerata.

Si è lavorato sulla memoria del canto popolare, nelle sonorità di lavori agricoli di un tempo e nelle manualità perse. Un vero e proprio percorso fatto di varie tappe che sono passate dall’interazione con i partecipanti, fino ad arrivare alla restituzione finale di un percorso condiviso. Sono stati campionati e rielaborati suoni di un tempo passato, presi direttamente dalle memorie storiche degli anziani custodi di questi saperi. Il lavoro ha poi previsto una restituzione innovativa, dove la generazione “arcaica”, ha incontrato quella “digitale”.

Si è infatti prodotto un documento audio-video che ha visto la realizzazione originale di tre brani composti, che hanno come obbiettivo la perfetta fusione armonica tra la musica elettronica e la musica popolare. Lo scopo finale è quello di interagire con le nuove generazioni, partendo da un lavoro totalmente incentrato sugli over 65.

Massimiliano Sport Bianchini, Presidente di Arci Marche e di Arci Macerata, dichiara: «Con questo progetto abbiamo voluto ancora una volta puntare sull’aspetto della partecipazione, sia dei nostri soci che di coloro che non sono soci. Nella realizzazione di queste attività c’è sempre un grande coinvolgimento, non solo del nostro gruppo dirigente. E poi va sottolineato il grande lavoro fatto in questi anni da Arci Marche e Arci Macerata, soprattutto dopo il terremoto, nei territori delle aree interne. Progetti ed impegni che stanno dando grandi risultati in termini di socialità e di presenze. La nostra Associazione punta e punterà in futuro nello sviluppo di queste zone.»

“Questo progetto ha mirato a far interagire le generazioni partendo da un lavoro incentrato sugli over 65. E’ stato molto importante porre attenzione sulla memoria del canto popolare, sulle sonorità scandite dai lavori agricoli di un tempo, sulle manualità che abbiamo perso, al fine di far scaturire delle riflessioni condivise. Quindi un bel progetto a cui l’Unione Montana ha fin da subito aderito come partner.” Queste le parole del Presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri Giampiero Feliciotti.

«La prima parte del progetto è stata veramente articolata e lunga, ci siamo mossi per molti chilometri e molti giorni nelle aree interne della nostra regione, con un focus particolare per le aree del cratere sismico – dichiara Marco Meo, Presidente del Circolo Radeche Fonne – Questa è stata per noi una scelta obbligata, vista la presenza nelle aree interne della maggior parte dei testimoni intervistati. Abbiamo trovato tradizioni radicate in maniera molto forte e, anche se siamo in una fase di spopolamento, nella memoria e nei gesti delle generazioni più anziane abbiamo trovato una forte conservazione dei saperi tradizionali come forma di resilienza.»

Meo prosegue poi spiegando nello specifico le azioni realizzare con il progetto: «Per La Cultura è la Cura abbiamo deciso di utilizzare il sottotitolo “ArcaicoDigitale”; ci siamo infatti spinti nella miscelazione tra il suono derivante da racconti, mestieri e musiche antiche, o meglio “arcaiche”. Nella seconda parte abbiamo deciso di miscelare le sonorità acquisite dalle registrazioni audio-video con strumenti moderni (digitali), come campionatori e sintetizzatori. La terza parte vede la restituzione di un suono dalle radici antiche, con una veste moderna, dove la fanno da padrone i testimoni del nostro lavoro di acquisizione e documentazione. Ecco cosa abbiamo fatto: ci siamo presi CURA di queste tradizioni e abbiamo SALVATO dal rapido oblio della società moderna un sapere ARCAICO, a trasmissione orale. Lo abbiamo reso accessibile ad una generazione DIGITALE, sicuramente distante ma che avrebbe molto da imparare.»

Venerdì 24 giugno, alle ore 21.00, il Circolo Radeche Fonne di Belforte del Chienti ha organizzato l’evento finale del progetto La Cultura è la Cura. Sarà inaugurata una mostra fotografica, saranno proiettati i video del progetto e ci sarà una parte musicale composta dai suoi campionati e da una rielaborazione di testi tradizionali.

Oltre al Circolo Arci Radeche Fonne, al progetto La Cultura è la Cura ha partecipato anche il Circolo Arci La Serra di Recanati, che sta proponendo una serie di laboratori di storytelling autobiografico dal titolo “Narrare è Resistere”, in cui si affrontano i temi della narrazione del territorio, del rapporto tra umano e urbano, del legame tra narrazione e cambiamento.

Oltre che nel maceratese, le azioni del progetto di Arci Nazionale si sono svolte nei seguenti ambiti territoriali: Abruzzo (L’Aquila), Calabria (Cosenza), Campania (Benevento), Emilia-Romagna (Bologna e Modena), Friuli Venezia Giulia (Trieste), Lombardia (Pavia), Piemonte (Collegno e Torino), Puglia (Brindisi), Toscana (Siena), Umbria (Narni), Veneto (Rovigo e Padova), Lazio (Roma), Sicilia (Gela), Sardegna (Guspini e Sennori), PA Trento (Trento), PA Bolzano (Bolzano).

Realizzato con il finanziamento concesso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali a valere sul Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel terzo settore ai sensi dell’art. 72 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117




Un falegname di nome Giuseppe

Villa Fastiggi, 12 dicembre 2021, “Un falegname di nome Giuseppe”.

Nella Villa Fastiggi della ricostruzione post bellica, storia di una comunità negli anni del dopoguerra accompagnata dalle poesie di Giuseppe Orazi, detto “Moro”.

Letture e narrazioni musicali dell’associazione Arci Voce aps di Jesi: Tullio Bugari, letture; Silvano Staffolani, chitarra; Lorenzo Cantori, percussioni; ricerca storica e coordinamento progetto a cura del Circolo Culturale Edos aps di Pesaro.

L’evento è stato organizzato dal Circolo Arci di Villa Fastiggi nell’ambito delle attività di Arci di Pesaro Urbino per il progetto RigenerArci, promosso da Arci Marche.

RigenerArci è un progetto finanziato dalla Regione Marche con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, art. 72 D.Lgs. n. 117/2017.




Facciamo rete, le attività di Arci Marche

Abbiamo avviato le attività relative al progetto “Facciamo rete. Terzo Settore Marche per l’Emergenza Covid-19”, finanziato dalla Regione Marche con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali #facciamoretemarche.

Le/i nostre/i ragazze/i hanno terminato il percorso di formazione in “Community Management”, realizzato da @aiccon e finalizzato a dotare la rete Arci Marche di figure professionali in grado di attivare le comunità di riferimento delle A.P.S. affiliate, allo scopo di facilitare processi di innovazione sociale e culturale sui territori di riferimento. Un percorso formativo pieno di spunti e conoscenze acquisite, che ci ha restituito le competenze e gli strumenti utili per iniziare a progettare un sistema integrato di welfare culturale orientato alla generazione di impatto sociale. Inizieremo a breve a sviluppare tutti gli ambiti progettuali, sui quali seguiranno presto tutti gli aggiornamenti.

Un caloroso grazie a tutto il team di @aiccon, ai docenti, a tutti i partecipanti e grazie anche a @csvmarche, @circoloarcivillafastiggi e @factoryzerozero per aver messo a disposizione i propri spazi in occasione della formazione.

#impattosociale #welfaresociety #community