La favola di Orfeo ed Euridice
A Monsampietro Morico il 26 e 27 giugno è andata in scena la rappresentazione teatrale “La favola di Orfeo ed Euridice”, grazie all’impegno del circolo Arci “Il Grillo” e al supporto di Arci Marche col progetto RigenerArci, finanziato dalla Regione Marche nel 2019 e attivato in questi mesi, dopo lo stop imposto dalla pandemia.
Il circolo “Il Grillo” ha deciso di lanciare una seconda edizione dell’evento dopo il grande successo dello scorso anno: visto il tutto esaurito in pochi giorni e l’apprezzamento generalizzato, l’idea che “La favola di Orfeo ed Euridice” possa diventare un appuntamento fisso in occasione del solstizio d’estate inizia a farsi strada, come strumento per trasformare il paese in una tappa obbligata degli itinerari turistici marchigiani.
L’evento è unico: la sceneggiatura originale è stata disegnata appositamente per un percorso campestre intorno a Monsampietro Morico e ha come centro di gravità l’antica fonte del paese, a lungo abbandonata e tornata adesso a nuova vita grazie a questo spettacolo e all’impegno dei soci del circolo che, come l’anno scorso, si sono prestati a ore di lavoro volontario sotto il cocente sole di giugno per renderla fruibile al pubblico.
Tutto lo spettacolo è ad impatto zero: per palcoscenico i campi, le colline, la fonte, le strade campestri e, sullo sfondo, il castello medievale di Monsampietro Morico; come quinte la lussureggiante vegetazione estiva, che permette agli attori rapidi cambi d’abito al riparo dagli sguardi degli spettatori. L’illuminazione è tutta naturale, e l’accurato calcolo dei tempi permette di sfruttare il sole che tramonta per creare suggestivi giochi di luci ed ombre. Anche l’amplificazione è data esclusivamente dagli echi restituiti dalle colline e dalla struttura cavernosa della fonte, che permette effetti sonori impensabili in un teatro al chiuso.
La quarta parete non esiste né sul piano fisico – gli spettatori si distribuiscono a cerchio attorno alla scena, creata con pochi arredi costruiti con materiali riciclati, né sul piano formale, perché i personaggi interagiscono col pubblico, che risponde con semplici frasi, battiti di mani e, naturalmente, seguendo Orfeo nel percorso verso l’Inferno e ritorno.
La seconda edizione ha creato qualche sudore freddo sul piano organizzativo. “La pandemia ha reso impossibile per esercenti e imprenditori locali fare donazioni cospicue come quelle dello scorso anno” – spiega il tesoriere del circolo, Eros Evandri. “Con un cast numeroso, l’evento non è proprio a costo zero. Fortunatamente abbiamo potuto contare sul supporto di Arci Marche e del progetto RigenerArci: fare parte di un’organizzazione fondata sulla solidarietà e sulla cooperazione ha fatto la differenza!”
Seconda fonte di preoccupazione, il fischio d’inizio della partita dell’Italia sabato 26 alle 21.00, in leggera sovrapposizione alla rappresentazione che terminava alle 20.30. Però, tutti i prenotati si sono presentati all’appello e si sono persino trattenuti a compilare dei questionari di gradimento dai toni lusinghieri.
“Sabato ho capito una cosa” – ha affermato l’autore della sceneggiatura e regista Gabriele Claretti. “L’Italia è un Paese fondato sul pallone, ma anche sul teatro. Nonostante la partita, gli spettatori hanno fatto decine di km per arrivare in un paese sperduto che molti non avevano nemmeno mai sentito nominare!”
Il circolo “Il Grillo” ha vinto ancora una volta la sua scommessa contro gli effetti del terremoto e della pandemia trasformando l’intero paese in un teatro a cielo aperto capace di accogliere centinaia di spettatori su due giorni, e getta il guanto di sfida allo spopolamento. “L’anno scorso lo spettacolo è stato soprattutto per la nostra comunità, ma quest’anno abbiamo attirato spettatori da tutta la provincia di Fermo e Ascoli, e qualcuno anche da più lontano. Molti spettatori si sono fermati a visitare il paese e a mangiare nei ristoranti locali, dimostrando che la cultura è fonte di scoperte e ricchezza: basta crederci e lavorare tutti insieme”, commentano le giovani e i giovani del direttivo del circolo.
Le prossime attività in programma all’interno del progetto RigenerArci sono due appuntamenti formativi sugli effetti psicologici e sociologici degli eventi traumatici, l’11 e il 18 luglio, per capire le dinamiche in atto e trovare insieme soluzioni concrete a misura di comunità.
Maggiori informazioni sulle pagine Facebook https://www.facebook.com/IlGrilloAps e https://www.facebook.com/RigenerArci.
RigenerArci è un Progetto finanziato dalla Regione Marche con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (art. 72 D .Lgs. n. 117/2017).