L’Arci a Camerino e San Ginesio progetta la ricostruzione
(da Cronache Maceratesi)
Il circuito italiano Arci si muove in favore delle popolazioni e dei Comuni duramente colpiti dal sisma. Ieri una delegazione regionale dell’associazione, guidata dal presidente Arci Marche Massimiliano Sport Bianchini, si è recata in visita a San Ginesio e Camerino, accompagnata dai sindaci e dagli operatori sociali e culturali della zona. Un’occasione per ribadire con forza l’attenzione e l’impegno che l’intera rete nazionale dell’Arci sta portando avanti in aiuto delle zone dell’ascolano (dopo il terremoto del 24 agosto scorso) e del maceratese. L’associazione ha deciso di andare oltre il classico meccanismo di donazioni, sviluppando un progetto concreto che sarà finanziato da tre filoni principali: l’aiuto economico di tutti coloro che sono vicini al mondo Arci, l’impegno economico e sociale dell’associazione francese Secours Populaire (ricevuta lo scorso settembre dal sindaco di Macerata Romano Carancini e con cui Arci ha tenuto un incontro nazionale in Francia, a Rennes) che sarà finalizzato all’impegno verso i bambini e le strutture scolastiche, ed uno specifico lavoro sulla legge che disciplina le associazioni di promozione sociale, grazie alla quale Arci ha potuto aprire una campagna di crowdfounding in sostegno dei terremotati. “Un progetto concreto e dalle caratteristiche nuove”, afferma il presidente regionale dell’Arci Massimiliano Sport Bianchini, “che vede il nostro comitato regionale, e in particolare la delegazione di Arci Macerata, in prima fila per coinvolgere direttamente il territorio nelle fasi della ricostruzione, tanto che stiamo già costruendo comitati di collaborazione. Vogliamo interagire non solo con le Amministrazioni locali, ma anche con i soggetti produttivi e le piccole-medie imprese, come B&B, agriturismi e imprese turistiche, produttori agricoli e locali”.
Il progetto che Arci Marche e Arci Macerata stanno costruendo si svilupperà su due punti fondamentali: da una parte la ricostruzione, nelle zone colpite dal sisma, di circoli-case delle arti aperte a tutti (una a Camerino e l’altra a San Ginesio nell’Ostello), spazi di ritrovo per giovani ed anziani in cui possano nascere anche produzioni culturali (dal cinema, al teatro, fino alla letteratura), dall’altra una progettualità in corso di realizzazione con Assam e Gal per la commercializzazione delle tipicità locali. La scorsa settimana la presidente nazionale Arci Francesca Chiavacci è stata ricevuta in Regione Marche, per un incontro a cui hanno partecipato politici, funzionari ed amministratori. “Ho chiesto personalmente”, ha affermato la Chiavacci, “di predisporre un progetto che interessasse i territori colpiti dal terremoto, che portasse benefici anche alle vicine Regioni di Lazio e Umbria e che potesse diventare un modello replicabile nelle varie zone colpite, nel massimo rispetto delle singole esigenze e delle specificità”. Il 2 dicembre è previsto a Roma un incontro nazionale tra le delegazioni Arci di Marche, Umbria e Lazio, per valorizzare e condividere il lavoro svolto da ogni comunità territoriale. L’Arci nazionale dunque, oltre all’impegno manifestato attraverso le donazioni che arriveranno direttamente nel territorio, demanda direttamente ad Arci Macerata e Marche la gestione dei progetti in corso.